DUE: Alice
Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie è un romanzo nonsense del 1865 scritto da Charles Lutwidge Dodgson, più noto con il nome d’arte di Lewis Carroll. Racconta le peripezie di una ragazza di nome Alice, che cade attraverso una tana di coniglio in un mondo fantastico fatto di paradossi e popolato da strane creature. Un mondo di sogno, che l’autore crea attraverso l’uso di doppi sensi, calcoli matematici e allegorie, che hanno messo a dura prova i molti traduttori di questa favola moderna. Il personaggio e il suo viaggio fantastico sono raccontati dai quattro studenti del Biennio di Illustrazione attraverso l’invenzione di due tavole per ciascuno, mostrando scelte stilistiche ed estetiche del tutto personali. Ricorrono elementi e personaggi topici della storia: Bianconiglio, il Gatto del Cheshire, il Cappellaio Matto, il Bruco, che rivela ad Alice che il fungo su cui è seduto ha il potere di rimpicciolire o crescere a dismisura chi lo mangia. In entrambi i casi, si tratta di storie in cui fantasia e matematica la fanno da padrone, mostrando come la creatività sia intrinseca al pensiero dell’uomo. Con la creatività questi illustratori in erba dovranno sempre confrontarsi e cimentarsi.
Prof.ssa Maria D’ALESIO
Direttrice dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila
ALICE
Il progetto “Alice” è nato e si è sviluppato in un significativo lavoro di gruppo, che ha visto coinvolti i ragazzi del primo
anno del Biennio.
Dalla scelta del tema alla realizzazione delle tavole definitive, quello che ha caratterizzato questo progetto è stata la
condivisione e la collaborazione; ognuno ha interagito con gli altri con l’obiettivo di tenere teso il filo della narrazione… Le
quattro sequenze che raccontano della crescita di Alice nel corso del suo viaggio nel Paese delle Meraviglie (infanzia,
adolescenza, maturità, vecchiaia) sono state elaborate ed interpretate in base al vissuto personale dei ragazzi, e realizzate
tenendo conto dell’intervento che veniva prima e di quello che sarebbe venuto dopo; una sfida importante, tenendo conto
delle diversità di base di stili e di espressione.
Tutti i ragazzi si sono lanciati ben oltre la semplice rappresentazione del testo; sono scesi nella profondità del lessico, hanno
catturato e fissato su carta la suggestione dei passaggi letterari e delle avventure dei protagonisti; hanno consapevolmente
affrontato una disorientante deriva creativa per ricondurre poi tutto alla realizzazione di un’immagine che fosse evocativa,
personale, sorprendente e professionale.
Valeria Gasparrini
Il progetto “Alice” è nato come libro d’artista: un unico leporello di circa 4 metri e mezzo composto da quattro sequenze: una per ogni studente. Si è lavorato quindi sulla successione di stili differenti, concependo delle illustrazioni che introducessero la sequenza successiva e venissero a loro volta preparate dalle illustrazioni della sequenza precedente. Evoluzione del progetto è stata la creazione di quattro leporelli differenti che si sviluppassero non solo in successione, ma si sovrapponessero anche sul piano dello spazio, e le entrate e le uscite delle sequenze fossero fisicamente sovrapponibili creando un’ opera tridimensionale. Una parte importante del lavoro è stato lavorare direttamente sulle fotocopie per impostare varianti e nuovi spunti, muovendo fisicamente i protagonisti sui fondi preparati ed intervenendo con tagli e collage.
Il progetto è stato inserito nella pubblicazione “DUE”.