50° premio Faenza
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Il concorso Internazionale della ceramica d’arte Contemporanea di Faenza si è profondamente rinnovato per continuare ad essere quel sicuro d autorevole punto di riferimento mondiale dell’arte ceramica, quale si è andato via via affermando dal 1938 ai giorni nostri. La 50^ edizione del Concorso biennale ha infatti individuato nuovi criteri di selezione delle opere, tesi a far riflettere e stimolare le nuove generazioni sulla ricerca, sul rinnovamento di tecniche, materiali, forme e modalità espressive di questa arte. La nuova proposta ha incontrato il favore di 578 giovani artisti di 57 paesi di ogni continente, i quali hanno inviato 1.378 opere. La loro visione offre pertanto un’aggiornata documentazione sulle tendenze artistiche di questo secolo e sulla ceramica contemporanea, contribuendo a caratterizzare ulteriormente il ruolo fi Faenza quale vetrina e crocevia di esperienze diversificate e trainanti nell’ambito della ricerca estetica, della progettazione e della produzione. Il rigore a cui si è ispirata la giuria (la ceramista ed editrice australiana Janet Mansfield ed il gallerista e critico di ceramica contemporanea statunitense Garth Clark) ha riconosciuto le differenze culturali, puntando a valorizzare il livello internazionale di professionalità nell’uso delle tecniche e nell’espressione delle idee raggiunto dagli artisti selezionati. Lo stesso rigore ha consentito di individuare ” future promesse” dell’arte ceramica, mettendo in luce quegli elementi di freschezza, quelle intuizioni estetiche e quel tocco di spregiudicatezza e ribellione giovanile alle “regole classiche” che, in quanto tale, permette di mantenere aperta la porta alla sperimentazione, all’innovazione, alla fantasia creatrice. […]
Enrico de Giovanni
RELAZIONE DELLA GIURIA
Il 50° Premio Faenza che si tiene presso il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza nel ’97 è destinato a giovani ceramisti ed artigiani con lo scopo di incoraggiare nuovi ed energici approcci all’arte ceramica. […] Camminando tra le opere esposte sui tavoli avevamo ben presente la lunga tradizione e l’altissima reputazione del concorso di Faenza. L’insieme delle opere visionate racchiudeva un’amplissima gamma di idee, pur con una diversità di misura ed abilità tecnica. Era nostra responsabilità scegliere opere significative che testimoniassero competenza nell’uso dei materiali e dei procedimenti ceramici ed anche oprere che dimostrassero risolutezza di intenzioni estetiche e punti di vista individuali. Cercavamo un’opera che possedesse integrità, che esprimesse propositi individuali, un’opera che portasse nuova luce ai valori ceramici tradizionali o potesse relazionarsi alla vita contemporanea. Abbiamo abbandantemente trovato adottato questi criteri. Dalle porcellane più delicate all’espressiva ruvida terracotta, dalle importanti ed impegnate affermazioni sociali sulla situazione umana ai pezzi lirici romanticamente ispirati alla natura, alle costruzioni architettoniche od alle forme organiche ed antropomorfe, queste opere da tutto il mondo riflettono diversi contesti e diverse estetiche. Rilssato o dinamico, fragile o potente Il ” Premio Faenza 1997″ mette in mostra le possibilità esistenti nel campo della ceramica ai suoi poli estremi. Per riuscire a giudicare queste espressioni d’arte così diverse e personali sono state necessarie lunghe discussioni all’interno della giuria che, tuttavia, era d’accordo sul merito dei vincitori e sul fatto che il concorso 1997, 50° edizione, risulterà una mostra eccellente, che ben meriterà l’alta tradizione del “Premio Faenza”.
Janet Mansfield
Catalogo “Multiple”; libri d’artista della collezione della Bibiloteca nazionale del Lussemurgo
2020
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